Ricordando Luchino Luchini nel centenario dalla morte

Spese tutte le sue energie per la crescita sociale, economica e culturale del nostro territorio. Un Adriano Olivetti ante litteram.

Domenica 17 marzo 2024 a San Giorgio è stato ricordato Luchino Luchini, per trent’anni amministratore del Comune di San Giorgio e tra i diretti promotori di tutte le più importanti iniziative che hanno consentito la crescita sociale ed economica del nostro comune. Tra queste la Cassa Rurale (l’attuale Banca di Credito Cooperativo), il Circolo Agrario, la casa di riposo, la biblioteca, l’asilo, il patronato scolastico, la cooperativa di consumo, il forno cooperativo, la scuola di disegno, per citarne alcune.
Agrario illuminato, “nessuna branca dell’agricoltura lo trovava impreparato o men che entusiasta: la viticoltura, la frutticoltura, il miglioramento zootecnico, le mostre bovine sistematiche”. Nei giornali agrari e politici comparivano spesso articoli suoi, “nei quali egli trattava con discrezione e con serenità, le questioni più salienti che agitavano la vita agraria ed economica del paese”. Luchino Luchini morì a soli 53 anni il 17 marzo 1924; la consorte Maria Ballico, figlia dello zio materno Enrico Ballico, ne continuerà l’opera soprattutto attraverso il sostegno diretto dell’asilo, della scuola e della biblioteca.

Una targa è stata ora posta sulla sua casa natale, a ricordo del luogo che cento anni fa ospitò l’insegna della Cassa Rurale. Nel cortile interno della casa Luchino è stato ricordato attraverso la lettura del suo “Segnalibro per i lettori della Biblioteca Circolante”, vero e proprio testamento spirituale, e con degli interventi che hanno tracciato il profilo di questo straordinario personaggio. E’ seguita una breve visita alla casa, restaurata e conservata con grande cura e passione dai pronipoti, ed in particolare allo studio, rimasto fermo nel tempo a suggerire ancora la sua presenza.

Nel cortile e nel broili delle grandi foto ritraevano Luchino e Maria nel punto esatto in cui Luchino le aveva scattate. Altre erano state posizionate in paese, a testimoniare le grandi trasformazioni dei nostri luoghi. Luchino Luchini è stato infatti anche un appassionato fotografo ed ha lasciato un interessantissimo fondo di circa 300 lastre.
Grazie alla disponibilità degli eredi ed in particolare del proprietario e conservatore Carlo Malaguti, questo fondo è stato ora completamente catalogato, digitalizzato e reso accessibile online, in modalità per ora riservata e protetta, e quest’autunno sarà presentato al pubblico attraverso una mostra e un libro fotografico.